mercoledì 16 settembre 2009

Invito alla Politica


I GIOVANI E IL VOTO

“Quando si è giovani, si ha voglia di cambiare radicalmente il mondo, tutto e subito…”… questa è una frase che diverse persone adulte rivolgono, spesso in accezione negativa, agli adolescenti nei quali vedono esprimere, con un eccesso di zelo e forza, la gioia di vivere la realtà, la gioia di sentirla, di stare insieme, di amare…

Credo che questa frase rappresenti uno stato d’animo che purtroppo non permea più tanto di frequente i giovani. Ho sempre ritenuto che per i giovani sia normale sentire dentro di sé la voglia di cambiare la realtà, di influire e modificare tutti quegli aspetti del contesto in cui vivono. Ho sempre creduto che sia naturale partecipare alla vita sociale e politica del contesto in cui si vive, sviluppare quella che chiamano “la cittadinanza attiva” quasi come un atto doveroso nei confronti della società in cui siamo inseriti; ho sempre ritenuto che sia naturale sentire di dover incidere in qualche modo sulla nostra realtà, dando il proprio contributo nel segno del miglioramento e del cambiamento. Mi sono sempre chiesto se fossi una mosca bianca, o se avessi idee talmente utopistiche da essere condannati ad essere un pesce fuor d’acqua a vita. Poi, un giorno, la verità di tutto ciò mi è crollata addosso all’improvviso, ed ho capito perché non è così. La logica del ”do ut des” viene a bussare alla vostra porta molto presto, all’indomani del vostro diciottesimo compleanno, quasi come un regalo recapitato in ritardo, viene a formare le vostre menti, ad insegnarvi che questa è la lingua giusta perché non c’è alternativa. La logica del “do ut des” viene a insegnarvi che non conta qual è il futuro che immaginate per voi, che abilità avete, che bagaglio di esperienze ed entusiasmo avete…tutto ciò non conta se non fate “quella scelta giusta” che poi “vi ricompenserà”…La logica del “do ut des” viene a insegnarvi che se non avete una famiglia numerosa alle spalle è meglio che non scendete mai in campo, vi è concesso soltanto di aderire a questo o quell’altro schieramento…e sarà meglio per te che sia il carro vincente!”.
Ma non è bello pensare che la verità può anche essere diversa? Riuscite a sentire l’ebbrezza di una remota possibilità che vi potrebbe spalancare un orizzonte tutto nuovo e diverso? Il prossimo anno il voto dei giovani di Sorrento potrà contare davvero qualcosa: potrà fare la differenza. Il giovane che lo vorrà potrà impedire che il proprio voto vada a confondersi con un mucchio di altri già assegnati e precostituiti da tempo, e potrà scegliere che il proprio voto sia determinante nell’affermazione di un nuovo modo di fare politica. La volontà dei giovani è una forza inarrestabile: lo è stato in tante occasioni, durante i moti del ‘68 e ‘77, durante la rivoluzione napoletana del 1799, non dobbiamo pensare che siano eventi lontani e vecchi, essi sono dentro di noi, fanno parte del nostro DNA. Il voto di tutti i giovani che sceglieranno di cambiare a voltare pagina conterà davvero. Non negate il vostro.

L'assessore alle politiche giovanili Rosario Fiorentino

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